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Ciao mi chiamo Daniela, vivo nella provincia di Venezia con mio marito,due gemelli e un cane labrador che adoro. La mia passione è il ricamo a mano a macchina e tutte le arti manuali in genere. Ho iniziato da giovanissima con la pittura il cucito ,l'uncinetto per poi continuare con tutte le novità che man mano il mercato offriva. Nella maggior parte dei lavori sono autodidatta,però non ho mai perso l'occasione di imparare dai corsi e naturalmente dai libri. Ora il mio tempo libero è piuttosto limitato ma riesco sempre a ritagliarmi un angolo per me stessa per quelle che io chiamo le mie passioni.....

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martedì 20 novembre 2012

for Justin

Queste deliziose scarpine lavorate
a maglia per l'arrivo di Justin, nipotino della mia amica Graziella.





Ma anche la copertina, per dormire o giocare..............è
sempre con lui in ogni momento della giornata !!!!!



domenica 11 novembre 2012

San Martino

La leggenda di San Martino

Era l'11 novembre: il cielo era coperto, piovigginava e tirava un ventaccio che
penetrava nelle ossa; per questo il cavaliere era avvolto nel suo ampio mantello di
guerriero.  
Ma ecco che lungo la strada c'è un povero vecchio coperto soltanto di pochi stracci,
spinto dal vento, barcollante e tremante per il freddo.
Martino lo guarda e sente una stretta al cuore. "Poveretto, ­ pensa ­ morirà per il gelo!"
E pensa come fare per dargli un po' di sollievo. Basterebbe una coperta, ma non ne ha.
Sarebbe sufficiente del denaro, con il quale il povero potrebbe comprarsi una coperta o
un vestito; ma per caso il cavaliere non ha con sé nemmeno uno spicciolo.  
E allora cosa fare? Ha quel pesante mantello che lo copre tutto. Gli viene un'idea e,
poiché gli appare buona, non ci pensa due volte. Si toglie il mantello, lo taglia in due con
la spada e ne dà una metà al poveretto.
"Dio ve ne renda merito!", balbetta il mendicante, e sparisce.  
San Martino, contento di avere fatto la carità, sprona il cavallo e se ne va sotto la
pioggia, che comincia a cadere più forte che mai, mentre un ventaccio rabbioso pare
che voglia portargli via anche la parte di mantello che lo ricopre a malapena. Ma fatti
pochi passi ecco che smette di piovere, il vento si calma. Di lì a poco le nubi si diradano
e se ne vanno. Il cielo diventa sereno, l'aria si fa mite.  
Il sole comincia a riscaldare la terra obbligando il cavaliere a levarsi anche il mezzo
mantello.
Ecco l'estate di San Martino, che si rinnova ogni anno per festeggiare un bell'atto di
carità ed anche per ricordarci che la carità verso i poveri è il dono più gradito a Dio.